Ma..dici seriamente? A me sta succedendo esattamente l'opposto e ti confesso che piango giorno e notte da quanto sto male. Senti, il mio ragazzo tra una settimana parte un anno militare 400 km lontano da casa, e sai cosa darei per traserirmi nella sua citttà per vederlo tutti i giorni? Sarà un dolore troppo grande vederlo di rado, ma non avendo trovato affitto e lavoro nella sua città capisci bene che sono,con mio grandissimo dispiacere, costretta a rimanere qua insieme alla mia famiglia,accettando un rapporto a distanza.
Non dico questo perché ai miei genitori non voglio bene, anzi, sarei la prima ad aiutarli se avessero bisogno ..ma penso che la vita ,quella vera, inizia dal momento in cui sei tu a dovertela cavare, nel momento in cui prendi le redini e ti avventuri in una nuova vita, nel momento in cui la tua vita è indipendente da quella dei tuoi genitori... insomma non sei curiosa di scoprire come è la vita di coppia, cosa vuoldire avere una famiglia,delle responsabilità,soddisfazioni che sono solo e soltanto grazie alle tue forze? hai 28 anni, mi sembra un po infantile il tuo discorso...non voglio offenderti ma sai quanti anni ho io? 19.. Non sto parlando cosi perché la mia famiglia mi tratta male, o per una bizza adolescenziale,ma mi sto rendendo conto che ormai sono un'adulta, ho le gambe per andare a lavorare, le braccia per cucinaare,lavare e stirare e ho un amore grande per il mio ragazzo. Tu? ...
Ora ancora non possiamo andare a convivere ,ma che cosa devo fare? Devo impiccarmi? Per adesso mi sto organizzando e stiamo pensando di andare a convivere il prossimo anno , quando il suo stipendio sarà più alto e quando io avrò messo un po di soldi da parte grazie ai lavori che svolgerò ora e quest'estate. Ogni cosa a suo tempo.
Trasferirti non vuol dire che non vuoi più bene ai tuoi genitori, significa soltanto che sei adulta e stai imparando a vivere.
Il tuo ragazzo ha ragione, vai con lui, infondo sarà lui il compagno per la vita.
un bacio