anonymous
2010-10-14 17:07:57 UTC
lunedì mi sono lasciata con il mio ragazzo (Thomas) per una sciocchezza e che poi è degenerata; ora ci sto male ma non sono sicura sul da farsi, voglio un parere spassionato e sincero, privo di pregiudizi, e per questo mi sono rivolta alla community di answer che ritengo sensibile ed interessata.
io e questo ragazzo ci siamo conosciuti tre anni fa, ma abbiamo iniziato ad aver confidenza quest'estate - ci siamo messi insieme da metà agosto. lui è più piccolo di me di un anno, ma non m'interessava, perchè con lui mi trovavo davvero bene, anche se sono abituata a stare con persone molto più grandi di me (anche di dieci anni). era dolcissimo e sembrava che tenesse a me... durante il periodo in cui siamo stati in vacanza insieme (è lì che ci siamo reincontrati) è stato quasi tutto perfetto; ero così convinta del suo affetto che gli ho raccontato cose che ad altri non ho mai detto, nemmeno alle mie migliori amiche. mi ero insomma aperta molto, io che sono un tipo un po' freddo.
poi purtroppo l'estate è finita, e siamo tornati nelle rispettive città; che non sono lontanissime, ma che comunque distano due ore di treno.
io avevo grandi problemi a muovermi con il treno, per cose che non dipendevano da me, e lui mi ha sempre ripetuto che "non voleva perdermi per pochi minuti di treno, perchè tu mi piaci davvero". ed io mi fidavo...
come tutti i fidanzati, qualche volta litigavamo per delle sciocchezze, ma poi subito facevamo pace a distanza di pochi minuti. stavamo insieme da molto poco, ma eravamo abbastanza affiatati.
io non posso negare di aver avuto dei dubbi riguardo la nostra relazione, un po' perchè ho sempre dato molta importanza alla cultura (e lui non ne aveva molta) un po' perchè a volte sembrava che non volesse bene a me, che non gli piacessi io, ma l'idea di non essere solo, di avere una ragazza. a volte aveva dei comportamenti strani, mi dava risposte fredde. ad esempio gli dissi: sono giù oggi. lui: perchè? io: non lo so. lui: dormici su. o.o
ma alla fine rimanevo sempre con lui... e per passare dei momenti con lui facevo dei grandi sacrifici: la mia famiglia era contraria e litigavo sempre con loro ogni giorno in cui dovevo vederlo; inoltre non era molto abbiente, per cui alcune volte offrivo io dilapidando il mio altrettanto scarno patrimonio. ma non m'importava e non glielo rinfacciavo mai, perchè alla fine comunque pensavo di volergli bene.
alla fine sabato mattina mi manda un messaggio in cui chiede di vederci non mercoledì ma venerdì. la cosa in sè per sè non m'avrebbe sconvolto, ma: 1. mercoledì era il nostro mesiversario (il secondo); e 2. la motivazione che mi ha dato è stata davvero stupida: sono stanco.
Cioè lui a cinque giorni di distanza già avrebbe saputo d'essere stanco! mi irrito molto, e gli dico che evidentemente non ha così tanta impellenza di vedermi, e che forse potremmo vederci "una volta al mese, una volta all'anno; o, se sei troppo stanco, mai!". i miei modi non sono stati molto gentili, ma lui fraintende subito tutto, e la situazione degenera. fa la prima donna, e non si fa sentire per un giorno e mezzo. stanca di aspettare una sua risposta, gli mando un messaggio in cui gli dico "credevo che mi volessi bene, ma un giorno e mezzo di silenzio mi fa capire che non è così. non sono sicura di voler stare con qualcuno che non ci tiene a me". non aveva nemmeno tentato di chiarire... ha cominciato a dire che lui m'aveva detto ciò che doveva e che ora toccava a me farmi sentire. che sono un'egoista, perchè è stato solo lui a fare il sacrificio di farsi ore ed ore di treno. e che se gli avessi voluto bene l'avrei assecondato.
ma io trovo che l'affetto non sia nè rinfacciare i sacrifici che si fanno (io non gli ho rinfacciato mai i miei) nè tantomeno dirgli sempre di sì.
alla fine mi lancia un ultimatum in cui mi dice: o venerdì mi vedi o non ci vediamo proprio.
io gli ho detto che non ero sicura di cosa avrei voluto rispondere, perchè ero delusa e confusa dal suo comportamento, perchè sembrava che effettivamente non mi volesse bene come diceva. e non volevo stare con chi non teneva a me.
lui ha detto che non poteva stare con qualcuno che metteva in dubbio il suo affetto, e così ci siamo lasciati.
lasciarsi perchè si voleva stare insieme è davvero una tristissima ironia...
ora lo sogno tutte le notti, e ci sto più male di quanto pensassi...
cosa dovrei fare? come mi sono comportata? ho bisogno di sincerità, consigli e conforto...